Il Sudafrica, oggi settimo produttore
di vino al mondo, è una realtà produttiva scoperta da poco a causa degli
embarghi commerciali dovuti all’Apartheid, in realtà, la viticoltura in
questa nazione si pratica da 350 anni, molto prima che in California o
in Australia.
“Nella classica suddivisione tra
produttori del nuovo e
vecchio mondo, il Sud Africa solitamente finisce
nella prima categoria. A torto. La data spartiacque è il 1659:
tutto parte da Costantia per mano di Jan van Riebeeck, medico chirurgo
olandese della Compagnia delle Indie, che impiantò le prime viti. Oggi
l’industria del vino sudafricano dà lavoro a circa 300mila persone
grazie ai quasi 100mila ettari vitati, equamente suddivisi tra varietà a
bacca bianca (54.6%) e a bacca rossa (45.4%). Chenin e cabernet sauvignon
rimangono le varietà più utilizzate. E la produzione aumenta a vista
d’occhio: nel 2014 la produzione ha raggiunto i 958.8 milioni di litri
(nel 2006 erano 628.5). Ultimo dato: il consumo pro-capite del Paese è
di circa 9,5 litri l’anno, i sudafricani bevono in media la stessa
quantità di vino di un nordamericano. Molte delle aziende hanno una
storia produttiva familiare secolare, il sistema delle denominazioni
d’origine è del 1973, solo una decina di anni dopo rispetto all’Italia”.
Le uve coltivate nel paese sono tutte di origine
Francese, con l'eccezione del locale Pinotage, un incrocio fra Pinot
Nero e Cinsaut con cui si producono vini interessanti. La popolarità di
quest'uva è oggi un innegabile segno di riconoscimento e di distinzione
del Sud Africa e la coltivazione del Pinotage si è diffusa, seppure in
zone piuttosto ristrette, anche in altri paesi come la California e la
Nuova Zelanda. Le uve a bacca bianca principalmente coltivate nel paese
sono lo Chenin Blanc, qui conosciuto con il nome di Steen ed è l'uva
principalmente coltivata nel paese, Colombard, Chardonnay, Sauvignon
Blanc, Moscato d'Alessandria, Sémillon e Crouchen, noto nel paese con il
nome di“Riesling del Sud Africa”. Fra le uve a bacca rossa
troviamo il Cabernet Sauvignon, Pinotage, Merlot, Cinsaut e Syrah, che
in Sud Africa, come in Australia, viene detto “Shiraz”. Il
centro della produzione vinicola del Sud Africa è situato nel cosiddetto
“Capo”, nella parte più a sud del paese, in prossimità di Città
Veduta aerea di una cantina |
del
Capo e del Capo di Buona Speranza. Le regioni di principale interesse
sono certamente Paarl e Stellenbosch, dove si produce anche la maggiore
quantità di vino del paese. In Sud Africa si producono sia vini bianchi
sia vini rossi, non da ultimo, vini fortificati e vini spumanti. Il
clima della zona a sud è favorito dalla vicinanza con i due oceani,
Atlantico e Indiano, condizioni che consentono la produzione di vini di
qualità e, non a caso, i migliori vini del Sud Africa provengono proprio
da queste zone. L'uva più coltivata del Sud Africa è lo Chenin Blanc,
chiamata dai locali come “Steen”, con la quale si producono vini
piuttosto ordinari anche se, ad onore del vero, esistono alcune
eccezioni e certi piccoli produttori riescono a produrre vini deliziosi
con quest'uva. Nonostante la popolarità dello Chenin Blanc sia in netto
declino, sono ancora le uve bianche ad essere le specie più coltivate
del Sud Africa, in particolare alcune specie “internazionali” come lo
Chardonnay e il Sauvignon Blanc, oltre ad alcune uve “storiche” del
paese come il “Cape Riesling”, il nome con cui è famoso nel Sud Africa
il Crouchen, il Moscato d'Alessandria, qui noto con il nome di Hanepoot e
dal quale si ricavano prevalentemente vini fortificati, Riesling,
Colombard. Fra le uve a bacca rossa la più importante e la più coltivata
è certamente il Cabernet Sauvignon, seguito dal Cinsaut, il
Merlot, che sta progressivamente acquisendo popolarità, Shiraz e il
locale Pinotage, un incrocio prodotto nel 1925 dalle uve Pinot Nero e
Cinsaut, dal quale si producono buoni vini di qualità così come di
qualità più corrente. La zona di produzione più antica del Sud Africa,
Constantia, si trova nel Capo di Buona Speranza e beneficia sia di un
clima fresco sia della vicinanza dell'oceano Atlantico. La zona divenne
famosa per il suo celebre vino dolce che da alcuni anni viene riprodotto
nella zona cercando di ripetere gli storici e prestigiosi fasti del
passato. Nella Constantia si producono inoltre eccellenti vini da uve
Chardonnay e Sauvignon Blanc, forse i migliori del Sud Africa, oltre a
vini rossi prodotti con uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot.
A circa 45 chilometri ad est di Città del Capo, si trova un'altra
celebre zona vinicola del paese, Stellenbosch, prestigiosa città
universitaria del Sud Africa. Tradizionalmente viene considerata fra le
più antiche zone di produzione del paese, dopo Constantia, oltre che fra
le più importanti, sia per produzione, sia per qualità. Il clima di
questa zona è piuttosto temperato dalle correnti provenienti dall'oceano
Atlantico e le uve che principalmente si coltivano sono il Cabernet
Sauvignon, il Merlot, il Syrah e il Pinotage, con cui si producono
eccellenti vini. In questa zona si producono inoltre buoni esempi di
vini fortificati nello stile di “Porto” e vini bianchi prodotti con uve
Chardonnay e Sauvignon Blanc. Ancora più a nord di Stellenbosch,
troviamo l'altra zona d'importanza enologica del Sud Africa e che
produce eccellenti vini di qualità: Paarl. In questa zona si producono,
oltre a vini bianchi e rossi, anche vini liquorosi, spumanti e brandy.
In particolare i vini fortificati sono prodotti con le stesse tecniche
con cui si producono i celebri Jerez in Spagna, e spesso la loro qualità
viene considerata al loro pari. Le uve prevalentemente coltivate nella
zona sono lo Chenin Blanc, lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc, il
Cabernet Sauvignon e il Merlot. Una zona molto rinomata di questa
regione è il Franschoek, originale insediamento degli ugonotti Francesi,
dove si producono interessanti vini di qualità, in particolare con uve
Sémillon. Altre zone di interesse sono Hermanus, a sud di Città del
Capo, dove si producono vini con uve Pinot Nero e Chardonnay,
Durbanville, ad ovest di
Tra le oltre 700 cantine voglio citare la tenuta di
MORGENSTER, www.morgenster.co.za
- di Giulio Bertrand,
biellese del tessile convertitosi dal 1992 alla
produzione di vino ed olio d’oliva eccellente, giudicato dagli esperti
come quello di migliore qualità in provenienza dall’emisfero Sud. A
Morgenster ha piantato anche Nebbiolo e Sangiovese. Ad 89 anni di età
portati gagliardamente, Giulio coltiva progetti futuri avvincenti.....tanti auguri
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