sabato 10 giugno 2017

Refrontolo passito dei colli di Conegliano




Il Marzemino ha storia e origini lontane, conosciuto in Veneto anche con i sinonimi di Berzamino, Barzemin e Bassamino da cui si sarebbe diffuso successivamente in Lombardia, Emilia, Friuli e Trentino.
Verso la metà del cinquecento il vino prodotto da questo vitigno era uno dei più apprezzati tra le famiglie nobili, ed è proprio il Marzemino che viene citato nel secondo atto della famosa opera “Don Giovanni” di Mozart, con la frase “Versa il vino! Eccellente
Marzemino
Marzimino!”. La citazione è un chiaro riferimento a quello trevigiano e non a quello trentino ed il tutto è provato dall’origine di Lorenzo Da Ponte, autore del libretto dell’opera mozartiana, vissuto da giovane proprio su queste colline.

Nel volume del 1870 “Ampelografia Generale della provincia di Treviso promossa dal Comizio Agrario di Conegliano” i vitigni erano catalogati con definizioni di carattere qualitativo, al Prosecco ad esempio era attribuita la classifica di “per vino fino”, al Marzemino invece quella di “preferibile per vino fino e da lusso”, a dimostrazione delle sue eccellenti caratteristiche.
Oggi il vitigno trevigiano è conosciuto come Marzemino di Refrontolo, dal quale viene prodotto il “Refrontolo Passito”, ed è la tecnica dell’appassimento che lo differenzia da tutti gli altri Marzemini, rendendolo unico e ricercato come una “perla nera” in una zona vocata per i vini bianchi.
refrontolo passito

Il Refrontolo Passito lo troviamo all’interno della DOC Colli di Conegliano (dal 2011 DOCG) in un’area molto limitata dei comuni di Refrontolo, Pieve di Soligo e San Pietro di Feletto. Le uve Marzemino vengono vendemmiate in ottobre, devono essere minimo il 95% e per il restante 5% possono concorrere quelle a bacca rossa, non aromatiche, raccomandate o autorizzate per la provincia di Treviso. Successivamente i grappoli vengono posizionati sui tradizionali graticci ad appassire fino alla settimana di Natale per poter raggiungere un titolo alcolometrico minimo di 14 gradi. La resa massima delle uve in vino non deve essere superiore al 45%. Alla vinificazione segue la maturazione in piccole botti di rovere con vari travasi fino a renderlo limpido e poterlo imbottigliare in primavera. Un affinamento in bottiglia di almeno tre mesi precede l’immissione in commercio che non può avvenire prima del 1° marzo successivo alla vendemmia.
A produrre la “perla” sono solo una trentina di aziende per una produzione annua di circa 160.000 bottiglie da 0,75cl, difficilmente
reperibili, in quanto gli estimatori cercano di accaparrarsi almeno qualche bottiglia di questa eccellenza trevigiana.
In chiusura un’ultima nota dedicata al Marzemino Passito, il comune di Refrontolo ha voluto innalzare un monumento a questo prestigioso vino per richiamare l'attenzione dei turisti e per
ricordare il grande Mozart che lo ha immortalato nell’opera, il Don Giovanni. Il monumento, pregevole opera in ferro battuto di Carlo Balliana, inaugurato nella primavera del 1984, rappresenta con impressionante realismo una vigna con tronco, tralci, viticci, foglie e grappoli; in un’atmosfera musicale e poetica, simboleggiata dall'archetto e dal violino, inoltre sono state inserite le immagini di Da Ponte e Mozart con la figura di una giovinetta.

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