martedì 13 giugno 2017

Il Bardolino - La vita è troppo breve per bere vini mediocri




Fra i vini rossi più famosi dell’Italia settentrionale, il Bardolino viene prodotto nella splendida zona del lago di Garda, con le sue colline moreniche ed un clima mite tutto l’anno. Grazie alle caratteristiche uniche del territorio di provenienza ed all’utilizzo di vitigni autoctoni questo vino è assolutamente inimitabile, e riscuote paradossalmente più successo di vendite all’estero che in patria.
Zona di produzione del Bardolino
Il vino Bardolino viene attualmente prodotto in provincia di Verona e, precisamente, a
nella zona dell’anfiteatro morenico orientale del lago di Garda. I sedici territori comunali interessati dalla Denominazione di Origine sono, nel dettaglio, Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano, Cavaion Veronese, Torri del Benaco, Caprino, Rivoli Veronese, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Castelnuovo, Peschiera e Valeggio sul Mincio. Solo sei di questi comuni (Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano e Cavaion Veronese) appartengono alla cosiddetta “zona classica”, ovvero quella di più antica tradizione: solo i vini da qui provenienti possono fregiarsi dunque della denominazione “Classico”.
Nella zona del Bardolino si producono due vini a denominazione: il Bardolino DOC
(Denominazione di Origine Controllata) e il Bardolino Superiore DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), riconosciuti entrambi nel 1968. In particolare, il Bardolino DOC viene prodotto in diverse tipologie: “Bardolino DOC”, “Bardolino Classico DOC”, “Bardolino Chiaretto DOC”, “Bardolino Chiaretto Classico DOC”, “Bardolino Chiaretto Spumante DOC” e “Bardolino Novello DOC”.
Secondo dati recenti pubblicati, attualmente la produzione del vino Bardolino interessa una superficie vitata di circa 2700 ettari. Poco più di novecento viticoltori si occupano della coltivazione delle viti dalle quali si otterrà questo vino, e che viene prodotto in circa 120 cantine locali. La produzione media annuale è di circa 340-360.000 quintali di uva, che garantiscono una quantità di vino pari a circa 230-240.000 ettolitri. Una vera e propria annata record fu in particolare quella del 2006, anno nel quale si ottennero ben 257.000 ettolitri di vino Bardolino.
Statistiche alla mano, il Bardolino è un vino amatissimo all’estero: si stima infatti che circa il 70% della quantità di vino totale prodotta venga esportato! I Paesi più “affezionati” a questa DOC sono, in base alle quantità esportate, Germania, Francia, Inghilterra, Canada, Belgio, Danimarca, Stati Uniti e Giappone. Solo il 30% del Bardolino dunque rimane in Italia, ed è quasi tutto commercializzato nelle zone dell’Italia settentrionale, soprattutto quelle limitrofe al lago di Garda.
Vitigni utilizzati ed invecchiamento
Per la produzione del Bardolino DOC e del Bardolino Superiore DOCG si utilizzano principalmente uve provenienti da vitigni di Corvina Veronese (detta localmente anche Cruina o Corvina), nella misura del 35-65%. Possono essere utilizzate anche uve Rondinella (10-40%) e per un massimo del 20% uve Molinara, Rossignola, Barbera, Sangiovese, Marzemino, Merlot, Cabernet Sauvignon da soli o congiuntamente, con un limite massimo del 10% per ciascun singolo vitigno. Una curiosità: i vitigni Corvina,
Corvina veronese
Rondinella e Molinara sono autoctoni dell’area del Bardolino.
Per il Bardolino DOC la produzione massima di uve per ettaro non deve superare i 130 quintali, con una resa massima di uve in vino pari al 70%. La produttività per il Bardolino Superiore DOCG è invece inferiore, con un massimo di 90 quintali per ettaro di uve che, trasformate, non devono consentire rese superiori al 70%. Per essere commercializzato con tale dicitura, il Bardolino Superiore DOCG deve inoltre essere sottoposto ad un periodo di affinamento obbligatorio di almeno un anno, che viene calcolato a partire dal 1° novembre dell’annata di produzione.
Il Bardolino Chiaretto DOC viene prodotto mediante la vinificazione “in rosa” delle bucce, nella quale il mosto rimane parzialmente a contatto con queste, colorandosi solo in modo tenue. Il Chiaretto Spumante viene vinificato anch’esso “in rosa”, e successivamente spumantizzato con metodi a fermentazione naturale, ottenendo un
Corvina
ottimo vino brut.
Il Bardolino DOC può anche essere commercializzato con la dicitura “Novello” se prodotto con almeno l’85% di uva a macerazione carbonica (ovvero il procedimento tipico per ottenere i vini novelli), ed è imbottigliato entro il 31 dicembre dell’annata di produzione delle uve. Questo vino va consumato entro la primavera, ed il “Bardolino Novello” vanta un piccolo record: è il primo vino di questa tipologia al quale, in Italia, è stata assegnata la DOC.
Caratteristiche organolettiche e chimiche del Bardolino
I vini della tipologia “Bardolino DOC” e “Bardolino Classico DOC” presentano un bel colore rosso rubino brillante, con riflessi talvolta tendenti al violaceo e che con l’invecchiamento assume progressivamente tonalità color granato. Il profumo è delicatamente fruttato, caratteristico e fragrante, nel quale si percepiscono note di
fragola, lampone, ciliegia, ribes e marasca, con lievi accenni di spezie come chiodi di garofano, cannella e pepe nero. Il gusto è armonico, asciutto, sapido, morbido, talvolta leggermente frizzante vivace e dal retrogusto piacevolmente amarognolo, con note che richiamano frutta rossa e frutti di bosco. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 10.5°, con un’acidità totale minima di 5 grammi su litro, un estratto secco netto minimo pari a 17 g/l e una quantità massima di zuccheri riduttori residui di 6 g/l.
I vini commercializzati come “Bardolino Chiaretto DOC” e “Bardolino Chiaretto Classico DOC” sono caratterizzati da un tipico colore rosa cerasuolo, corallo o fior di pesco brillante, via via tendente al granato con l’invecchiamento. Il loro profumo è delicato e leggermente fruttato, e richiama frutti di bosco come ribes e lampone, mela acerba e fiori di campo, con lievi note speziate di vaniglia, chiodi di garofano e cannella. Al palato il sapore è morbido, talvolta leggermente vivace e con un retrogusto lievemente amarognolo; si percepiscono le sensazioni di frutti rossi come lampone e ribes. Il titolo alcolometrico totale minimo è di 10.5°, con un’acidità totale minima di 5 grammi su litro, un estratto secco netto minimo di 16 g/l e una quantità massima di zuccheri riduttori residui pari a 9 g/l.
Il “Bardolino Chiaretto Spumante DOC” è caratterizzato da una spuma sottile, con grana fine e persistente; il colore è tipicamente rosa, che tende al granato con l’invecchiamento. Il profumo è vinoso, leggero e delicato, mentre il sapore è leggermente acidulo ma piacevolmente morbido e sapido. Il titolo alcolometrico
volumico totale minimo è di 11.5°, con un’acidità totale minima di 6 grammi su litro, un estratto secco netto minimo pari a 17 g/l e una quantità massima di zuccheri riduttori residui di 15 g/l.
I vini novelli commercializzati come “Bardolino Novello DOC” e “Bardolino Novello Classico DOC” presentano colore rosso rubino chiaro, odore intensamente fruttato e caratteristico, e sapore morbido, asciutto, talvolta leggermente acidulo, fresco e frizzante vivace. Il titolo alcolometrico totale minimo è di 11°, con un’acidità totale minima di 5 grammi su litro e una quantità massima di zuccheri riduttori residui pari a 8 g/l.
Infine, il vino “Bardolino Superiore DOCG” è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Il profumo è delicato e vinoso, con un sapore armonico, asciutto e leggermente amarognolo, talvolta contraddistinto da lieve sentore di legno e leggermente frizzante. Il titolo alcolometrico totale minimo è di 12°, con un’acidità totale minima di 4.5 grammi su litro, un estratto secco netto minimo di 22 g/l e una quantità massima di zuccheri riduttori residui pari a 6 g/l.
Modalità di servizio e abbinamenti
Grazie al suo sapore fresco e fruttato, arricchito da note aromatiche, il Bardolino è nel suo complesso un vino particolarmente versatile. Dall’antipasto al dolce, dalla cucina italiana a quella internazionale ed esotica, gli accostamenti possibili sono davvero innumerevoli.
Il Bardolino risulta particolarmente adatto ad accompagnare la classica cucina italiana, a partire dai primi piatti: pastasciutte e tagliatelle (condite con qualsiasi tipologia di sugo, dalla carne al pesce, dai funghi alle verdure), tortellini, ravioli, lasagne e risotti come, ad esempio, il risotto al tastasal (preparato con salsiccia); questo vino si sposa bene con zuppe a base di verdure o con la tradizionale pasta e fasoi (la tipica “pasta e fagioli”
veneta). Fra i secondi piatti, il “Bardolino” si presta molto bene anche ad essere servito con carni arrostite, in umido o alla griglia, con bolliti o spezzatini con contorno di polenta e funghi oppure, secondo la tradizione, con carne di piccione. Anche con il pesce questo vino regala ottimi abbinamenti e, in particolare, con il baccalà (servito con polenta secondo la ricetta tipica veneta), il pesce di mare (orata, branzino, ma anche seppie e calamari) ed il pesce di lago (tinca, carpa e anguilla). Un altro classico accostamento è quello con le fritture, i piatti a base di lumache ed i formaggi stagionati ed invecchiati (come il Monte Veronese DOP, prodotto in zona) e quelli erborinati (Gorgonzola e Roquefort, ad esempio). Fra i piatti della cucina internazionale, il Bardolino si accompagna bene ad esempio al couscous con carne e verdure.
Il “Bardolino Chiaretto” è in particolare un ottimo vino da aperitivo, che accompagna in modo eccellente salumi ed antipasti a base di verdure o pesce. Ottimo con i primi piatti (pastasciutta, ravioli, risotti) e con preparazioni a base di tartufo, servito fresco il Chiaretto accompagna in modo delizioso i piatti della cucina leggera ed estiva come, ad
Bardolino del Garda
esempio, carpacci di carne, insalate di riso, capresi e il tradizionale prosciutto crudo e melone. Da provare è l’accostamento con il pesce ed i crostacei: ottimi abbinamenti sono quelli con spiedini di pesce, gamberoni alla griglia, carpacci, pesce alla griglia ed al forno, ma anche con piatto della cucina estera come la paella alla valenciana o il sushi.
Per quanto riguarda le temperature di servizio, il Bardolino si gusta al meglio attorno ai 16-18°C, il Novello a 14°C ed il Chiaretto (sia classico che spumante) molto più fresco, attorno ai 10°C.

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