venerdì 9 giugno 2017

Lo Schioppettino - Il vino dà coraggio e rende gli uomini inclini alla passione





Lo Schioppettino è una varietà autoctona rossa del Friuli, forse nativa della zona tra Prepotto e la Slovenia, a ridosso del confine nazionale. Se ne ha una prima testimonianza in un documento del 1282 riguardante una cerimonia nuziale tra nobili del luogo. Il suo forte declino si è avuto con la famosa epidemia di fillossera, alla metà dell'ottocento. Da allora, nonostante i numerosi incentivi dei governi locali per un reimpianto del vitigno, i produttori friulani
hanno continuato a preferire l'importazione di varietà francesi invece di difendere la propria identità zonale. Un vero peccato per un'uva molto interessante dal punto di vista aromatico. Fu dovuta essere protetta dall'estinzione con un decreto della Comunità Europea, datato 1978, che autorizzava la sua coltivazione in provincia di Udine, quindi fuori dalla zona originaria. Oggi sopravvive in piccole coltivazione grazie alla denominazione di
origine dei Colli Orientali.
Il nome iniziale di questa varietà sembra essere stato Ribolla Nera, poi cambiato in Schioppettino per via della fragranza dei suoi chicchi croccanti, che sembrano quasi schioppettare se masticati. I chicchi sono ben polposi, di media grandezza, con alte
concentrazioni di pruina e un colore molto scuro e violaceo. Ha
grappoli di grandi dimensioni a forma piramidale alata, ed è una delle poche uve anche da tavola per il consumo fresco.

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