sabato 6 maggio 2017

Penfolds il re del Shiraz australiano - Australia





Fondata nel 1844 da Christopher Rawson Penfold che acquistò i suoi primi 500 acri di buon terreno a Magill, nel sud dell’ Australia. E’ qui che Christopher Penfold inizia a piantare una vigna utilizzando viti di provenienza francese che aveva portato con sé. Alla sua morte, vent’anni dopo, la conduzione dell’azienda passa alla moglie Mary che la gestisce per altri 25 anni fino quasi alla fine del 1800… ed a quei tempi un’azienda agricola gestita da una donna era veramente un caso straordinario.

Nel 1870, la famiglia acquisì il vigneto Grange, e alla produzione di vini liquorosi unì
quella di vini rossi e bianchi: un'operazione di indubbio esito, se pensiamo che qualche decennio dopo i vini Penfolds costituivano la metà di tutta la produzione vinicola dell'Australia. Anni più tardi, nel 1945, l'azienda si ampliò con l'annessione di un nuovo appezzamento: il grande vigneto di Kalimna, nella Barossa Valley. La Penfolds è sempre stata un’azienda aperta alle nuove idee ed ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione di uno “stile” tipico del proprio Paese.
Produce infatti molte tipologie di vino di qualità, alcune delle quali possono essere considerate delle pietre miliari dell’enologia australiana poiché dimostrarono che anche i vini prodotti nel nuovo mondo potevano conservarsi nel tempo……Il Grange, un blend di Shiraz e Cabernet Sauvignon, è, senza dubbio, il vino capostipite di questa
VINEYARDS PENFOLDS
generazione di nuova enologia.
Nasce dall’intuito di Max Schubert un winemaker che, entrato in azienda come fattorino, passò ben presto alla produzione. Dotato di grande passione e curiosità, alla fine degli anni 1940 viaggiò molto in Europa visitando le principali zone vinicole tra cui Bordeaux dove ebbe la possibilità di assaggiare i vini dei più rinomati Chateaux invecchiati anche 40 o 50 anni. E’ da quella esperienza che nacque l’idea di produrre un vino australiano capace di invecchiare a lungo.
Tornato in Australia realizza il suo sogno nel 1951 producendo per Penfolds una nuova tipologia di vino, il Grange Hermitage, con una forte struttura e massima estrazione dalle uve, un vino destinato a durare nel tempo.
La prima annata commercializzata fu il 1952 ma,

(L’annata del 1951 fu particolarmente scarsa: ne furono prodotte solo 20
bottiglie, tutte collezionabili. Fu così che una di queste venne venduta nel 2004 ad un collezionista per 28.200 €). alcuni anni dopo, questo vino venne “stroncato” dalla critica e la Penfolds decise di bloccarne la produzione….Max Schubert non si arrende e continua i suoi esperimenti in segreto, nascondendo i vini delle annate dal 1952 al 1959 dietro un muro, in un luogo segreto della cantina.
Fortunatamente dopo alcuni anni il management della Penfolds e alcuni critici degustarono nuovamente “il nuovo vino” che ebbe un successo strepitoso tanto che nel 1960 si iniziò nuovamente a produrlo con il nome di “Grange” realizzando a pieno il sogno di Max Schubert e cambiando la filosofia di produzione dei vini australiani. Con il passare del tempo, e
grazie a collaboratori e successori del suo ideatore, Grange assume l’attuale tipologia, arricchito da più freschi aromi, più ricchezza e maturità del frutto, migliore selezione dei legni. Nel 2013, l’annata 2008 prodotta da Peter Gago, l’attuale capo winemaker, ottiene 100/100 sia da Wine Spectator che da Wine Advocate……E’ veramente un gran successo!!
Ma lo spirito di innovazione è tuttora presente nell’opera degli enologi di questa storica ma giovane e moderna impresa
Le tipologie dei vini Penfolds sono oltre 45 e coprono svariati livelli di prezzo, da qualche decina di dollari fino ai quasi 900 del “Grange”; le uve arrivano da 220 vigneti e produttori diversi ma i vigneti di proprietà sono dislocati in 5 diverse zone ( da Coonawarra alla Barossa Valley ) distanti tra di loro ma sempre nella parte sud del nuovo continente.

Come già accennato i cavalli da battaglia della Penfolds sono il Cabernet Sauvignon e soprattutto lo Shiraz che, in terra
australiana, sembra poter dare una versione particolarmente sapida e carica di profumi.

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