Il Cognac è un'acquavite di vino AOC. Siamo intorno alla città di Cognac nella regione della Charente, un dipartimento 130 km a nord di Bordeaux suddiviso dal 1938 in 6 zone di produzione:
GRAND CHAMPAGNE
PETIT CHAMPAGNE
BORDERIES
FINS BOIS
BONS BOIS
BOIS ORDINAIRES
L'uva
alla base di questo distillato è l' ugni blanc (al 90%, sono però marginalmente utilizzate anche
la folle blanche e la colombard), simile al trebbiano e prodotto
appositamente per la distillazione.
La vinificazione in
bianco dà vini di 8° alcolici i quali vengono distillati entro il 31 marzo
successivo alla vendemmia. La distillazione è
discontinua, cioè svolta in 2 fasi con l'alambicco charentais: il vino viene preriscaldato e poi raffreddato ottenendo una prima separazione delle sostanze più volatili e pregiate. La vera e propria distillazione avviene dopo 12 ore utilizzando il "cuore" della 1ª distillazione (62% del totale) ed ottenendo un'acquavite chiara e aromatica con 65-72° alcolici.
Il passo successivo è la maturazione in legno che avviene esclusivamente in barrique di quercia di Limousin da 350 litri. Il distillato subisce una profonda trasformazione delle caratteristiche
discontinua, cioè svolta in 2 fasi con l'alambicco charentais: il vino viene preriscaldato e poi raffreddato ottenendo una prima separazione delle sostanze più volatili e pregiate. La vera e propria distillazione avviene dopo 12 ore utilizzando il "cuore" della 1ª distillazione (62% del totale) ed ottenendo un'acquavite chiara e aromatica con 65-72° alcolici.
Il passo successivo è la maturazione in legno che avviene esclusivamente in barrique di quercia di Limousin da 350 litri. Il distillato subisce una profonda trasformazione delle caratteristiche
organolettiche ma
soprattutto una forte riduzione di volume (circa il 2,5% annuo): il liquido
evaporato si chiama "part desanges", la parte degli
angeli.
La maturazione in legno (max 60 anni) è seguita
La maturazione in legno (max 60 anni) è seguita
dal maitres de
chai, il mastro di cantina, che provvede all'assemblaggio delle acqueviti di
varie annate per ottenere un Cognac equilibrato così come lo conosciamo. Il
mastro inoltre provvede ad un taglio dell'acquavite con acqua distillata per
portare progressivamente la gradazione alcolica a circa 40°. Una particolare
caratteristica dei luoghi dove le botti sono conservate, è data dal colore
grigio scuro delle pareti e dei tetti provocato da un fungo microscopico
chiamato "TorulaConiacensis".
In base al gusto personale del consumatore, il Cognac può essere consumato giovane oppure invecchiato oltre i 30, 40 o addirittura 50 anni. Superata la soglia dei 60 anni, se mantenuto nelle botti di legno, può perdere le
caratteristiche che lo rendono così particolarmente unico, per assumere un sapore amaro e sgradevole.
I Cognac stravecchi vengono infatti travasati in damigiane chiamate "bonbonnes" che verranno conservate in locali chiamati "Paradis".
In base al gusto personale del consumatore, il Cognac può essere consumato giovane oppure invecchiato oltre i 30, 40 o addirittura 50 anni. Superata la soglia dei 60 anni, se mantenuto nelle botti di legno, può perdere le
caratteristiche che lo rendono così particolarmente unico, per assumere un sapore amaro e sgradevole.
I Cognac stravecchi vengono infatti travasati in damigiane chiamate "bonbonnes" che verranno conservate in locali chiamati "Paradis".
Tra i nomi più
importanti nella produzione del Cognac occupa un posto rilevante la maison
Hennessy le cui origini in Francia risalgono al 1700, quando Richard Hennessy,
capitano dellaBrigata irlandese agli ordini di Luigi XV, giunse a Cognac per
motivi militari e, affascinato dalla bellezza del territorio, decise di
stabilirvisi . Il suo interesse per il vino ed per il commercio rimanevano
però di primaria importanza. I suoi
discendenti, nei secoli successivi, non hanno
tradito le sue volontà. L'azienda gode attualmente di enorme successo grazie appunto alla dedizione e all'esperienza in questa attività che dura da lunghissimi anni. La Maison Hennessy ha inventato infatti l'XO già molto tempo prima del suo utilizzo come termine ufficiale. Tra le etichette più importanti della Maison Hennessy, oltre alla XO che sta ad indicare un assemblaggio di oltre cento diverse acqueviti delle migliori zone, con invecchiamento anche superiore a cento anni, troviamo la PARADIS, la RICHARD HENNESSY, la HENNESSY PRIVATE RESERVE 1873, nato per esclusivo uso privato dei componenti della famiglia o per amici ed ospiti importanti, risultato di uve coltivate esclusivamente nella Grande Champagne, viene oggi riproposto con la ricostruzione della stessa combinazione di acqueviti con le quali il prodotto venne creato nel 1873. Altri protagonisti del mondo del Cognac, sono Martell, Hine senza
assolutamente tralasciare i nomi locali di Remy Martin, Courvoisier, Otard.
tradito le sue volontà. L'azienda gode attualmente di enorme successo grazie appunto alla dedizione e all'esperienza in questa attività che dura da lunghissimi anni. La Maison Hennessy ha inventato infatti l'XO già molto tempo prima del suo utilizzo come termine ufficiale. Tra le etichette più importanti della Maison Hennessy, oltre alla XO che sta ad indicare un assemblaggio di oltre cento diverse acqueviti delle migliori zone, con invecchiamento anche superiore a cento anni, troviamo la PARADIS, la RICHARD HENNESSY, la HENNESSY PRIVATE RESERVE 1873, nato per esclusivo uso privato dei componenti della famiglia o per amici ed ospiti importanti, risultato di uve coltivate esclusivamente nella Grande Champagne, viene oggi riproposto con la ricostruzione della stessa combinazione di acqueviti con le quali il prodotto venne creato nel 1873. Altri protagonisti del mondo del Cognac, sono Martell, Hine senza
assolutamente tralasciare i nomi locali di Remy Martin, Courvoisier, Otard.
In base all'età delle
acqueviti che li compongono, i Cognac vengono classificati in diverse categorie:
"TroisEtoiles"
(Tre Stelle), "VS" (VerySuperior)
- l'acquavite più
giovane che concorre all'assemblaggio per la produzione di questo Cognac, dovrà
avere almeno 30 mesi
"VSOP"
(VerySuperiorOld Pale), "VO" (VeryOld), Réserve
- l'acquavite più
giovane dovrà avere almeno 4 anni e mezzo
"Napoléon", "XO" (Extra Old"), "Grande Réserve"
- si tratta di Cognac di qualità eccelsa, dove l'invecchiamento ha agito profondamente sulle caratteristiche organolettiche, rendendone il gusto estremamente equilibrato.
L'acquavite più giovane che concorre all'assemblaggio dovrà avere almeno 6 anni e mezzo.L'assemblaggio di acqueviti, la cui provenienza per almeno del 50%, è dei territori della Grande Champagne e Petite Champagne, dà origine ad un distillato che viene definito Fine Champagne.La temperatura ideale per servire il Cognac è tra i 20° e i 22°. Il bicchiere a tulipano che si restringe verso il bordo sprigionando un infinità di profumi, è sicuramente quello più adatto per il consumo di questo prodotto.La sua
"Napoléon", "XO" (Extra Old"), "Grande Réserve"
- si tratta di Cognac di qualità eccelsa, dove l'invecchiamento ha agito profondamente sulle caratteristiche organolettiche, rendendone il gusto estremamente equilibrato.
L'acquavite più giovane che concorre all'assemblaggio dovrà avere almeno 6 anni e mezzo.L'assemblaggio di acqueviti, la cui provenienza per almeno del 50%, è dei territori della Grande Champagne e Petite Champagne, dà origine ad un distillato che viene definito Fine Champagne.La temperatura ideale per servire il Cognac è tra i 20° e i 22°. Il bicchiere a tulipano che si restringe verso il bordo sprigionando un infinità di profumi, è sicuramente quello più adatto per il consumo di questo prodotto.La sua
degustazione si
accompagna molto bene con praline di cioccolato, anche se,
un abbinamento ideale può rivelarsi quello con i sigari...un'unione armonica per chi vuol concedersi una pausa per rilassarsi o meditare.
un abbinamento ideale può rivelarsi quello con i sigari...un'unione armonica per chi vuol concedersi una pausa per rilassarsi o meditare.
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