champagner bratbirne |
Streuobswiese (frutteti) d’Europa, un incantato paesaggio di colline dal profilo morbido e di vecchi e imponenti alberi da frutta. Uno degli aspetti più interessanti di questo territorio è la straordinaria diversità di pere: oltre 300 varietà, con alberi che vanno dai 100 ai 250 anni. In questa cornice troviamo l’antica varietà di pere Champagner Bratbirne e il vino spumante finissimo che se ne ricava. Un vino la cui esistenza è documentata già su un testo del 1760, ovvero oltre 50 anni prima che in Germania fosse introdotto il vino spumante vero e proprio. L’albero della Champagner Bratbirne raggiunge i dodici metri di altezza, ha
una chioma ovale o sferica, rami allungati e pendenti. I frutti sono di pezzatura media e hanno una forma tondeggiamte, che ricorda il bergamotto. Raggiunta la piena maturazione, la buccia assume un colore verde-giallo. L’elevato contenuto di tannini e la polpa dura e granulosa fanno sì che questi frutti non siano adatti al consumo fresco. Ma è sorprendente come possano diventare ingrediente di un vino spumante così leggero, delicato, rotondo, ma complesso, con un finale lungo, un’intensa fragranza di pera matura e leggere note di ciliegia e noce moscata. Questo vino è ottenuto mediante il complesso metodo classico. Dopo la raccolta dei frutti, tra settembre e ottobre, le pere mature sono pressate delicatamente e il mosto che se ne ricava fermenta lentamente, a freddo, per circa tre mesi. Quindi si procede alla combinazione delle diverse cuvées e, in seguito
all’imbottigliamento e all’impiego di zucchero dei lieviti dello Champagne, si favorisce la seconda fermentazione.In totale, il vino rimane per almeno nove mesi in bottiglia, durante i quali è sottoposto al remouage, e infine al degorgement per liberarlo dai lieviti. Il vino spumante ottenuto dalle pere Champagner Bratbirne può essere démi sec, sec, brut ed extra brut, ed essere consumato, in base alla tipologia, come vino da dessert, aperitivo o insieme a piatti di pesce, vitello o pollame.
Nessun commento:
Posta un commento