giovedì 21 settembre 2017

Vino di nicchia:Nascetta il nuovo re dei bianchi piemontesi




Di colore giallo paglierino, i profumi si formano principalmente durante la fase di fermentazione, analogamente a quanto avviene per il Sauvignon. Persistente e molto fresco al palato, possiede ottime doti per l'invecchiamento.

 Il vitigno Nascetta è un autoctono dell’Albese, coltivato sulle colline tra Barolo e Novello. Il Rovasenda, la cita con il nome di “Anascetta” nel suo “Saggio di un’ampelografia universale” del 1877 e la descrive come “uva delicatissima e vino squisito”.
All'epoca oltre alla vinificazione in uvaggio, quest’uva veniva sicuramente utilizzata per il consumo da tavola. Purtoroppo, nel tempo il vitigno è passato in secondo piano ed oggi, purtroppo, la Nascetta è coltivata esclusivamente nel comune di Novello e in modo molto limitato. Solo ultimamente alcuni viticoltori lungimiranti si sono interessati di nuovo a questo vitigno
particolare, anche perchè nell’Albese, se si eccettua l’Arneis e pochi altri, mancano i grandi vini bianchi, tradizionalmente meno importanti in zona. La Nascetta ha ottime caratteristiche enologiche:recenti analisi sui terpeni delle uve classificano la Nascetta come un vitigno semi-aromatico, con un buon contenuto in sostanze aromatiche. I profumi del suo vino si formano principalmente in fermentazione, analogamente a quanto avviene per il Sauvignon.

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