venerdì 26 maggio 2017

Moscato passito della Valle Bagnario di Strevi presidio slow-food- Il Sauternes piemontese










Il paese di Strevi, patrimonio dell’UNESCO, lega la sua storia e le sue sorti al vino, in particolare al vino moscato. Secondo alcuni documenti storici, la Valle Bagnario – cru di eccellenza delle terre di Strevi – può essere identificata come la zona di origine del
moscato passito. Questo vino e la particolare tecnica di appassimento adottata per produrlo sono i più antichi del Piemonte; lo riportano tracce scritte che testimoniano di un “vino da messa liquoroso” vinificato nel 1078 dai monaci della zona.
Per produrre il moscato passito si sceglie il fiore della vendemmia, ossia i grappoli più sani e spargoli, e si sistema in cassette e poi su graticci ad appassire in ambiente aperto, avendo cura di coprirlo durante la notte. Quando i grappoli hanno perso oltre il 50%

del loro peso, le uve si pigiano e il mosto ricavato si mette a fermentare con parte delle bucce per estrarre i sentori e i profumi tipici del moscato passito che, dopo un affinamento in botti in legno per almeno 12 mesi, vive per decenni integro e potente.
La fermentazione e’ molto lenta e sviluppa da 13 a 14 gradi alcolici con un residuo zuccherino variabile dai 150 ai 180 grammi/litro.
La Valle Bagnario un tempo era chiamata ironicamente “valle degli sceicchi” perché i suoi viticoltori erano i più ricchi del territorio. Merito della qualità delle uve moscato che si raccolgono sulle vigne antiche e scoscese di quest’area, i cui sentori aromatici si sposano a un grande equilibrio gustativo: ricco, ma non stucchevole.
Il colore del moscato passito è giallo oro con riflessi ambrati e in bocca ha sapore dolce e armonico con predominanza di frutti maturi. Nonostante le sue pregiate

caratteristiche, il Moscato passito della Valle Bagnario di Strevi rischiava di scomparire: troppo lavoro e una remunerazione scarsa rispetto all’impegno per produrlo.
Un Sauternes piemontese, per capirci. Merito della qualità delle uve moscato che si raccolgono su queste vigne antiche e scoscese, dove i sentori aromatici tipici del vitigno si sposano a un grande equilibrio

Presidio slow-food
Il progetto riunisce i produttori storici della Valle Bagnario che hanno deciso di impegnarsi per promuovere il moscato passito della tradizione. Oltre ad impiegare le uve ottenute dai migliori appezzamenti e a rispettare il metodo produttivo tradizionale, completamente naturale e manuale, i produttori attuano una gestione sostenibile della vigna: tutelano i vecchi vigneti, non utilizzano diserbanti e disseccanti contro le erbe infestanti e solo nei momenti di maggiore gravità ricorrono a trattamenti fitosanitari usando esclusivamente prodotti a basso impatto ambientale.

Area di produzione
Valle Bagnario del comune di Strevi, provincia di Alessandria

Produttori di moscato passito

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