La
Vodka
Per i dolori, Vodka di dentro e Vodka di fuori.
(antico proverbio russo)
Per i dolori, Vodka di dentro e Vodka di fuori.
(antico proverbio russo)
Un po’ di storia:
Distillato tradizionale dell’Europa orientale, la Vodka ha origini incerte. Pare che i primi esperimenti per ottenere questo distillato siano stati fatti da monaci del monastero russo di Viatka che vissero nel XII secolo d.C.; altri documenti, che appaiono conservati in modo migliore, sostengono che fu, invece, nel monastero di Chudov nel XV secolo che altri monaci si cimentarono nell’impresa; tuttavia, nessuna di queste testimonianze sembra essere totalmente affidabile.
Nel XV secolo, in Polonia o in Russia, appare il nomeVodka,il quale è un diminutivo di “acqua” o “acquetta” (vodain russo, donde la grafia Vodka,eWodao Wódkain polacco, da cui la grafiawodka) per chiamare questo distillato che ricorda, per trasparenza e per
Reyka |
In Polonia, prima di usare questo termine, la Vodka si chiamava gorzalka,oppure vinum crematume anche okavita,dal latino acquae vita,cioè acqua di vita. Ma l’origine è polacca o russa? I polacchi affermano di essere in possesso di documenti secondo i quali lagorzalkanasce in Polonia già nell’VIII secolo, comunque non dopo il XII. In particolare, il documento principale cui fanno riferimento i polacchi risale al 1405 e in esso si consiglia la Vodka come medicinale. A tale scopo, il sovrano polacco Jan Olbrach permise a tutti, nel 1550, di produrre la propria Vodka, mutando poi decisione successivamente sotto la spinta della casta nobiliare che voleva mantenere il monopolio della produzione. Ma fu solo fra il XVII e il XIX secolo che in Polonia venne utilizzata per la prima volta lapatatacome materia prima da fermentare e distillare,eliminando i vari miscugli con i quali si otteneva lagorzalka: vino o birra di scarsa qualità.
La Chiesa ortodossa nel XVII secolo definì la Vodka “una bevanda del demonio” e, conseguentemente, la proibì. Nonostante ciò, lo zar Pietro il Grande favorì la rinascita del distillato, imponendolo come monopolio proprio per “controllare” i soldati, esattamente come fece il suo predecessore Ivan il Terribile nel 1540. Lo zar si adoperò per il miglioramento della qualità del distillato imponendo la distillazione multipla a svantaggio della distillazione effettuata con l’alambicco semplice.
L’importazione in Russia, agli inizi del Novecento, di alambicchi più moderni, uniti
Il primo documento sicuro e chiaro che cita questo tipo di distillato è, in realtà, russo e riporta il nomeZhizzennia,che significaacqua di vita.La Polonia ribadisce e rivendica, però, la primogenitura di questo distillato, rammentando che a Danzica la Vodka era prodotta fin dal 1454, mentre i documenti russi certi non sembrano antecedenti al XVI secolo; non solo, ma anche ai tempi della grande Caterina di Russia (1684–1727), la Vodka consumata alla corte di Pietroburgo era prodotta in Polonia. Inoltre, Jedrzej
Barr Hill |
La Vodka è incolore come l’acqua, ma può essere addizionata di aromatizzanti che le conferiscono varie tonalità di colori differenti. Tuttavia, i veri intenditori appassionati di questo distillato lo preferiscono incolore e senza alcuna aggiunta.
Oggi la Vodka è prodotta, oltre che in Russia e Polonia, in tutta l’Europa dell’Est, dove è largamente consumata, ma anche in Finlandia, in Svezia, in Svizzera (la giustamente apprezzataVodka Xellent), in Italia e negli Stati Uniti.
Tecnica
di produzione
La Vodka si produce a partire da diversi cereali: la
segale è il cereale più tradizionalmente utilizzato, specialmente in Polonia,
cui segue, come importanza, il frumento. Per ottenere la migliore qualità
spesso i cereali vengono miscelati con tuberi, soprattutto patate. In Polonia
si impiega soprattutto la segale perché questo paese ne è il maggior produttore
su scala mondiale; spesso, tuttavia, la segale viene comunque mescolata ad
altri cereali. In Russia si utilizzano soprattutto frumento e segale, a volte
mescolati con avena e orzo; alcune ditte, inoltre, producono Vodka impiegando
barbabietola da zucchero e altre ancora utilizzano, ad esempio, le prugne. In
un periodo di crisi economica, la patata è stata utilizzata per la prima volta
allo scopo di ottenerne un distillato; a ogni modo essa ha, rispetto ai
cereali, una resa minore di circa il 30%, ma conferisce al distillato un sapore
particolare e gradito da numerosi consumatori. Occorre precisare che, per la
produzione di Vodka, sono state
selezionate alcune varietà di patate che hanno
resa e gusto migliori. Tutti i più competenti consumatori di questo distillato
concordano, tuttavia, nell’affermare che la segale conferisca l’aroma più
delicato, dolce e gentile di ogni altra materia prima. L’acqua utilizzata per
sciogliere bene il mosto e l’amido non dovrebbe contenere più di 0,0042 grammi
di sali per 1,2 litri: praticamente pura come l’acqua distillata. Prima della
macerazione in acqua – che dura qualche ora – i cereali vengono tritati
grossolanamente. Dopo di che si fa bollire il mosto che risulta dalla
macerazione, in modo che l’amido si scinda in zuccheri semplici (saccarificazione).
In questo modo si ottiene un liquido giallognolo, denso e zuccherino. Si
procede quindi a una prima filtrazione, poi segue la fermentazione,con
lieviti selezionati, che prosegue per qualche giorno, fino a ricavare il wash,che
contiene il 6–8% di etanolo. Infine si opera la distillazione,generalmente
con apparecchi a colonna, ottenendo una bevanda con l’85–90% di alcol: nella
prima fase della distillazione si ottiene la cosiddetta Vodka “bruciata”, nella
seconda, invece, la Vodka “rustica”. In Russia il primo distillato viene
sottoposto a tre distillazioni, cui segue una filtrazione su sabbia quarzifera
o su carboni derivati da legni duri (faggio o betulla), capaci di trattenere
molte sostanze pesanti portatrici di odori sgradevoli. Il grado alcolico, poi,
viene diluito fino al 40–50%. Prima dell’imbottigliamento la Vodka viene
refrigerata e filtrata per garantire una limpidezza perfetta.
Tipi
di Vodka
Esistono due tipologie diVodka
russa:
• osobaya,dalle
particolari e piacevoli caratteristiche organolettiche;
• krepkaya,che
indica la Vodka dall’elevato contenuto alcolico, che oscilla fra il 55 e il
57%.
LaVodka polacca,prodotta ormai quasi
esclusivamente con segale, dopo la
fermentazione produce un alcol che in seguito alla distillazione subisce due rettificazioni – per rendere la Vodka più pura e limpida possibile – e un periodo d’invecchiamento. Tali processi sono talmente importanti che le Vodke polacche sono classificate secondo il loro grado di purezza:
fermentazione produce un alcol che in seguito alla distillazione subisce due rettificazioni – per rendere la Vodka più pura e limpida possibile – e un periodo d’invecchiamento. Tali processi sono talmente importanti che le Vodke polacche sono classificate secondo il loro grado di purezza:
• luksusowa,la
migliore;
• wyborowyezwykly,rispettivamente
al secondo e terzo posto.
Queste Vodke, in passato, venivano
aromatizzate per nasconderne alcuni difetti; oggi, invece, vengono aromatizzate
per un preciso obiettivo commerciale e dietro specifica richiesta del mercato.
LaVodka aromatizzatacon limone e buccia d’arancia è laKubanskaya,mentre
laOkhotnichyaviene aromatizzata con chiodi di garofano, zenzero, limone,
anice, caffè, con ulteriore addizione di zucchero e un vino tipo Porto; laPertsovkaè
caratterizzata dall’aromatizzazione con pepe e peperoncino rosso; laStarka contiene
foglie di varie essenze vegetali e viene addizionata con vino Malaga e/o Porto
e successivamente invecchiata in botti di rovere; laZubrowkaè
aromatizzata con erbe varie la cui miscela, però, è un segreto di produzione
aziendale.
La Vodka, superando i 2 miliardi di litri all’anno, risulta oggi il distillato più venduto, anche più del Whisky.
La Vodka, superando i 2 miliardi di litri all’anno, risulta oggi il distillato più venduto, anche più del Whisky.
Degustazione
Per rendere l’idea
dell’assaporamento della Vodka, ci affidiamo alle parole dello scrittore e
giornalista Paolo Monelli, il quale affermava che la Vodka “non acquista pregio
invecchiando. Non ha sapore; secondo come è fatta, prende il palato con
maggiore o minore potenza, come un’acqua ardente. Non va mescolata ad altra
acqua o
ad altro; si beve schietta e gelata. Non si assapora né si centellina; il bicchiere va vuotato d’un fiato. È trasparente e limpida, tranne quella polacca aromatizzata con l’erba Zubrowka, che ne prende il nome ed è di un sudicio colore tra il giallo e il verde”.
ad altro; si beve schietta e gelata. Non si assapora né si centellina; il bicchiere va vuotato d’un fiato. È trasparente e limpida, tranne quella polacca aromatizzata con l’erba Zubrowka, che ne prende il nome ed è di un sudicio colore tra il giallo e il verde”.
Esame visivo
All’esame
visivo, in effetti, la Vodka deve risultare un distillato limpidissimo e
trasparente (anche se a volte si notano, senza demerito, sfumature
azzurrognole, gialline o verdastre).
Esame
olfattivo
Prima di
prendere la prima sorsata di assaggio, gli esperti roteano brevemente il
bicchiere (che hanno leggermente scaldato con le mani) per fare sprigionare più
aroma possibile: non si deve percepire troppo intensamente l’odore dell’alcol
etilico e, tanto meno, sentori farmaceutici o comunque estranei.
Esame
gustativo
Superata la fase dell’esame olfattivo, gli
assaggiatori introducono in bocca un poco di distillato, mantenendolo alcuni
secondi prima di deglutirlo per poterne percepire tutte le sfumature
olfatto-gustative. La seconda sorsata, infine, prevede che si butti giù
rapidamente il contenuto del bicchiere, valutando le differenti percezioni:
complessità, struttura, viscosità, pulizia. È diffuso il pensiero che le Vodke
siano talmente forti dal punto di vista alcolico da apparire alla degustazione
tutte uguali, a causa della neutralizzazione che eserciterebbero sull’attività
delle papille gustative; ma non è affatto così: la Absolut, per esempio,
originaria della Svezia, è una Vodka di frumento che
rivela nette e gradite note di malto accompagnate da sentori di frutta secca; la Vodka Grey Goose, prodotta in Francia a partire da frumento, utilizza acqua purissima derivata dallaChampagne e viene distillata ben cinque volte, rivelando un sentore lieve, ma netto, di anice; la Vodka Smirnoff, prodotta per la prima volta in Russia nel 1860 utilizzando come filtro carbone di legna, rivela i più caratteristici tratti della Vodka russa; la Wyborowa – che significa “piccola acqua squisita” – prodotta in Polonia fin dal XV secolo, è considerata la più pura di tutte le Vodke ed è priva del consueto retrogusto di segale che contraddistingue tutte le Vodke prodotte con questo cereale (nel 1823 questa fu considerata la bevanda nazionale polacca).
rivela nette e gradite note di malto accompagnate da sentori di frutta secca; la Vodka Grey Goose, prodotta in Francia a partire da frumento, utilizza acqua purissima derivata dallaChampagne e viene distillata ben cinque volte, rivelando un sentore lieve, ma netto, di anice; la Vodka Smirnoff, prodotta per la prima volta in Russia nel 1860 utilizzando come filtro carbone di legna, rivela i più caratteristici tratti della Vodka russa; la Wyborowa – che significa “piccola acqua squisita” – prodotta in Polonia fin dal XV secolo, è considerata la più pura di tutte le Vodke ed è priva del consueto retrogusto di segale che contraddistingue tutte le Vodke prodotte con questo cereale (nel 1823 questa fu considerata la bevanda nazionale polacca).
Come si beve
la Vodka
Alcuni esperti ritengono che la Vodka si possa bere
sia a temperatura ambiente – durante i pasti, meglio se accompagnata dai tipici
piatti russi quali caviale e salmone – sia ghiacciata, ma senza far ghiacciare
la bottiglia, né aggiungendo ghiaccio nel bicchiere; bisognerebbe mettere in
una singola provetta il contenuto di un bicchierino (il bicchiere da Vodka
attualmente diffuso è alto e stretto e ha una capacità di 5 cl), lasciandola
poi raffreddare in una coppa contenente ghiaccio tritato. Alcuni, addirittura,
ne consigliano la degustazione aggiungendo il pepe. Altri consumatori
competenti, o sedicenti tali, consigliano di porre nel freezer la Vodka per una
notte intera e il bicchiere un’ora prima del consumo; consigliano, infine, di
scaldare un po’ il bicchiere colmo del distillato col palmo della mano, prima
della degustazione. Il bicchiere originale da Vodka – di cui alcuni esemplari
fanno ancora mostra di sé al museo Hermitage di Pietroburgo – è un piccolo
calice svasato, simile alle coppette in uso per i cocktail, ma più piccolo,
tanto da permettere di berne il contenuto in un unico sorso. La borghesia russa
era usa consumare, infatti, un
bicchiere di Vodka all’inizio del pasto in un sol sorso, dopo di che – dopo aver inneggiato na zdarovie,cioè “alla salute” – saggiamente ciascun commensale beveva un’abbondante sorsata d’acqua per diluire il contenuto alcolico nello stomaco e per smorzare la percezione intensa di pseudocalore che anestetizzava tutto l’apparato boccale.
bicchiere di Vodka all’inizio del pasto in un sol sorso, dopo di che – dopo aver inneggiato na zdarovie,cioè “alla salute” – saggiamente ciascun commensale beveva un’abbondante sorsata d’acqua per diluire il contenuto alcolico nello stomaco e per smorzare la percezione intensa di pseudocalore che anestetizzava tutto l’apparato boccale.
Aneddoti
Il barman Joe Gilmore del Savoy di Londra ritiene che
il più grande bevitore di Vodka sia stato il famoso attore hollywoodiano Errol
Flynn. Questi la “tracannava” (è la parola usata dal barman) con abbondante
pepe rosso. Gli ufficiali dello zar bevevano d’un fiato il loro bicchiere di
Vodka, uno per volta, tutti allineati attorno a un tavolo, poi si mettevano
carponi sotto il tavolo, uscendo dalla parte opposta e ricominciando a bere, e
così daccapo finché a poco a poco cedevano per il troppo alcol; ma l’ultimo a
cedere era considerato il vero bevitore... ed era un grande onore perché
dimostrava virilità, forza e coraggio bellico. Nikolaj Gogol racconta nel suo
romanzo Proprietari di vecchio stampodi un certa Pulchèria Ivanovna che
accompagna un ospite al ristorante e, alzando una caraffa, dice: “Questa è
Vodka di mille foglie e di salvia; se qualcuno ha un dolore alle spalle o ai
reni è di gran giovamento; quest’altra, ecco, è con la centaurea, se vi
fischiano le orecchie o vi viene uno sfogo alla faccia, è di gran giovamento; e
quest’altra, ecco, è di noccioli di pesca distillati; prendetene un
bicchierino: che delizioso profumo”. In Russia, alla Vodka si accompagna
tradizionalmente il prosciutto affumicato, mentre è nata a Parigi o a Berlino
la moda di accompagnarla al caviale. Ivan IV, detto “il Terribile”, limitò il
consumo di Vodka dopo averne constatato gli effetti nocivi dell’abuso (mentre
era stata ideata come medicinale); viceversa Pietro il Grande stimolò i
produttori al miglioramento qualitativo del distillato in oggetto.
Cocktail a base di Vodka
Bikini:3 parti di Vodka, 1 parte di Rum
bianco, succo di 1/2 limone, 1/2 parte di latte, 1 cucchiaino di zucchero,
ghiaccio frantumato.
Black
Russian:2/3 di
Vodka, 1/3 di Kahlua (caffè messicano), cubetti di ghiaccio.
Bloodshot:1 parte di Vodka, 2 parti di brodo
ristretto, 2 parti di succo di pomodoro, 1 goccia di succo di limone, 1 goccia
di salsa Worcester, sale al sedano, 2 fette di cetriolo, ghiaccio frantumato.
Bloody Mary:3/10 di Vodka, 6/10 di succo di
pomodoro, 1/10 di succodi limone, 1 goccia di salsa Worcester, sale e pepe, 2
gocce di Tabasco, 1 gambo di sedano, sale al sedano e succo di limone (per
imbrinare), cubetti di ghiaccio.
Blue Lagoon:1,5 parti di Vodka, 1 parte di Blue
Curaçao, limonata, 3 ciliegie, cubetti di ghiaccio.
Bullshot:3/5 di Vodka, 1 spicchio di limone,
1 dado di carne, 2/5 di acqua bollente, sale e succo di limone (per imbrinare),
cubetti di ghiaccio; decorare con scorza di limone.
Chi Chi:1,5 parti di Vodka, 1 parte di crema
di cocco, 4 parti di succo di pompelmo, ghiaccio frantumato; decorare con 1
spicchio d’ananas e 1 ciliegia al Maraschino.
Cosmopolitan(che in gergo significa New York):
4/10 di Vodka, 2/10 di Cointreau, 2/10 di succo di limone, 2/10 di succo di
mirtillo rosso; shakerare con ghiaccio ed eventualmente decorare con scorza
d’arancia.
Gabry:1/3 di Vodka, 2/3 di succo di
pompelmo, alcune gocce di Mandarinetto; preparare nello shaker.
Harvey
Wallbanger:1/2 di
Vodka, 1/2 di Galliano, succo d’arancia, 1 fetta d’arancia.
La Vie en
Rose:6/8 di
Vodka, 1/8 di succo di limone, 1/8 di Cointreau, 1 cucchiaino di Vermouth Dry,
2 Bitter, cubetti di ghiaccio.
Lory:2/3 di Vodka, 1/6 di Mandarinetto,
1/6 di succo di limone; preparare nello shaker e decorare con 1 ciliegina.
Lunik:2/3 di Vodka, 1/6 di succo di lime,
1/6 di crema di banana Bols; preparare nello shaker.
Moscow Mule:2/3 di Vodka, 1/3 di succo di
limone, Ginger Beer (bibita allo zucchero), cubetti di ghiaccio; decorare con 1
rametto di menta.
Penny:2/3 di Vodka, 1/3 di Cointreau,
poche gocce di Noyau Cream; riempire con succo d’ananas, servire nel tumbler
molto alto con ghiaccio e frutta di stagione.
Relax:8/10 di Vodka, 2/10 di Bitter
Campari; servire con spicchi d’arancia e di limone e con cubetti di ghiaccio.
Screwdriver:1/3 di Vodka, 2/3 di succo
d’arancia, 2 cubetti di ghiaccio; decorare con 1 ciliegia al Maraschino e 1
fetta d’arancia.
Surf Rider:3/4 di Vodka, 1/4 di Vermouth dolce,
1/2 cucchiaino di Granatina, succo d’arancia, succo di 1/2 limone, 3 ciliegie
al Maraschino, ghiaccio spezzettato.
Victory and
Mary:2/3 di
Vodka, 1/3 di Martini Dry, 2 gocce di Bitter Campari, 2 gocce di succo di
limone; preparare nel mixing glass e decorare con 1 ravanello.
Vodka Salty
Dog:1/3 di
Vodka, 2/3 di succo di pompelmo, sale e succo di limone (per imbrinare),
cubetti di ghiaccio.
Vodka Sour:2/3 di Vodka, 1/3 di succo di
limone, 1 fetta di limone, 1 ciliegina, poche gocce di zucchero; preparare
nello shaker.
White
Russian:5/10 di
Vodka, 3/10 di liquore di caffè, 2/10 di panna, noce moscata grattugiata,
cubetti di ghiaccio, ghiaccio frantumato.
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