mercoledì 20 dicembre 2017

Perle enologiche - Il Madeira



Il Capitano Goncalves Zarco, chiamato Zarco il Guercio, ebbe nel
1418 dal re del Portogallo Enrico il Marinaio l'ordine di conquistare una grossa isola lingo la costa dell'Africa. Quando Zarco approdò sull'isola, scoprì che era completamente coperta da una foresta impenetrabile (Madeira significa proprio foresta in portoghese).
Anziché tagliarsi una strada nella foresta, il capitano vi appiccò il fuoco. L'incendio durò sette anni, lasciando un ottimo terreno che, insieme alle rocce vulcaniche dell'isola, costituì un perfetto substrato per la coltivazione della vigna. Quando, poi, i portoghesi cominciarono a esplorare la costa africana, per trovare la rotta via mare per le Indie, l'isola di Madeira divenne un luogo perfetto per i rifornimenti: così non ci fù più bisogno di portare il vino dal continente, dal momento che si poteva stivare quello prodotto sull'isola come zavorra. E il vino di Madeira divenne il vino da esportazione per l'India e per l'oriente.

  • Produzione: qualche volta capitava che la zavorra di vino ritornava a Madeira e si può immaginare lo stupore di tutti quando si scoprì che questo vino, che aveva fatto la strada avanti e indietro, fino all'oriente, era diventato più buono. Si intuì che il riscaldamento che il vino subiva passando l'equatore un paio di volte dava questo carattere particolare di caramello bruciato, oggi associato proprio al vino di Madeira. I produttori iniziarono subito a costruire dei locali particolari per l'invecchiamento, le cosiddette Estufas (forni), dove il vino veniva sottoposto al processo di Estufagem, con il quale acquistava le stesse caratteristiche dovute al viaggio di andata e ritorno dall'equatore. Oggi, per la qualità più semplici, si usano degli scambiatori di calore nei tini di acciaio inossidabile, mentre le qualità più alte vengono sottoposte al processo di Estufagem in botti da 600 litri. La qualità più semplice riceve un trattamento nell'estufan più breve a una temperatura tra
    45°-50°C, mentre la qualità più alta ci rimane più a lungo a una temperatura un pò più bassa. I vini della qualità più alta possono rimanere circa sei mesi a 40°C, semplicemente, le botti vengono messe al sole. Le versioni meno costose di Madeira dolce vengono frmentate fino alla completa trasformazione degli zuccheri in alcol e dopo un certo periodo nell'Estufan, si aggiunge lo zucchero, sotto forma di mosto concentrato, dopodichè il vino viene fortificato con altro alcol puro. Le qualità più alte di bual o malmsey vengono prodotte allo stesso modo del Porto, ovvero il mosto fermenta fino a quando arriva a un grado alcolico del 6% circa, momento in cui la fermentazione viene interrotta con l'aggiunta di alcol. Per le tipologie di sercial e verdelho, l'alcol si aggiunge, poco a poco, per rallentare la fermentazione e dopo dieci settimane la si interrompe definitivamente, sempre, con alcol. Questi vini possono diventare incredibilmente vecchi ed è possibile trovare vini molto godibili di cento o duecento anni.
    Clima: Madeira, posta 600 Km a ovest del Marocco, ha un clima subtropicale e, grazie alle sue alte montagne, che rallentano il cammino delle nuvole dell'atlantico, ricche di umidità, si hanno delle precitipitazioni abbondanti. le estati sono calde e gli inverni tiepidi e, inoltre, l'isola è caratterizzata da tantissimi microclimi. Da un lato della collina può essere nuvoloso e piovere, mentre dall'altro, il soel splende.
    Flora: la vegetazione è quasi tropicale con precitipitazioni abbondanti che creano continuamente ruscielli lungo i pendii delle montagne. Gli isolani hanno costruito degli acquedotti -levadas- che portano l'acqua alle coltivazioni che necessitano d'irrigazioni. La vigna, deve, comunque, competere per lo spazio con le coltivazioni di banane e fiori, ma il più grosso nemico della vigna è l'industria del turismo che vuole costruire alberghi proprio lì dove la vite ha il suo migliore habitat.
    Vitigni e tipologie di vino: i vini di Madeira sono suddivisi in quattro tipologie che traggono il loro nome dal vitigno principale di ogni vino.
    Dal vitigno sercial si produce il vino più secco e più leggero. Prima si pensava che fosse un parente del riesling, a causa del carattere aromatico e dal'alta acidità. Il sercial, che matura lentamente, si evolve meglio nelle posizioni più alte e fresche.
    Verdelho cresce sui terrazzamenti, al di sotto delle coltivazioni si sercial, dando dei vini con un tenore zuccherino un pò più alto, da amabili a semi dolci, e con più corpo del sercial. Il sapore è un pò piccante, con note di nocelle. Il tipico aroma bruciato si nota di più nel verdelho che nel sercial.
    Sotto i vigneti di sercial il vitigno bual che da un vino molto più dolce, con un complesso profumo di bruciato e di fumo e con note di caramello.
    Madeira vintage
    Malmsey (o malvoisie) è l'ultimo dei vitigni. Il vino che ne deriva è estremamente dolce, complesso, pieno, ricco di estratti, di un colore scuro e con tanto caramello bruciato e miele nel profumo. Malmsey cresce sulle terrazze più basse, vicino al mare.
    Il vitigno nero tinta negra mole (che potrebbe essere un incrocio tra pinot nero e grenache) è una specie di camaleonte. Quando cresce in alto, vicino ai campi di sercial, prende il carattere del sercial, ma se lo si coltiva giù, vicino al malmsey, dà gli stessi vini ricchissimi del malmsey. Raggiunge facilmente alte concentrazioni di zucchero, e il vino diventa, in genere, di un colore rosso chiaro, che con il tempo vira verso il marrone dorato. Tinta negra mole è stato uno dei vitigni più coltivati a Madeira e tuttora copre circa il 60% della superficie coltivata a vigna. Dal momento che il Portogallo ora fa parte della CEE, la situazione, in quanto le norme CEE stabiliscono che, affinché si possono mettere il nome del vitigno in etichetta, questo vitigno deve costituire almeno l'85% delle uve impiegate. Dato che segna il destino di negra mole.
    Classificazioni: i vini di Madeira si classificano secondo le
    seguenti cinque denominazioni.
    Vintage: si produce solo nelle annate molto buone e con un unico vitigno, invecchiandolo per decenni prima in botti di rovere e poi in damigiane. Non deve, comunque, essere tenuto per più di dieci anni in bottiglia, dal momento che in bottiglia non si evolve.
    Special reserve: il blend viene fatto, come per lo sherry, in un solera dove il vino più giovane deve avere almeno dieci anni. In etichetta viene annotata l'annata del vino più vecchio, ma in realtà la vera età del vino dipende da quante volte è stato spillato del vino dalla rivera e da quanto vino nuovo vi è stato aggiunto. In ogni caso, risultano vini che possono durare centinaia di anni e, quindi, una bottiglia del 1806 può essere del tutto brvibile ancora oggi.
    Reserve: è una miscela di vini di cinque anni che, dopo il trattamento dell'Estufagem, viene invecchiato per un certo periodo in botti di rovere.
    Finest: è un taglio di vini di tre anni che sono stati imbottigliati dopo il tratamento dell'Estugagem e invecchiato, principalmente in cisterne.
    Granel: (vino sfuso) costituisce dal 30% al 40% della produzione. Si tratta di vini che hanno avuto un veloce trattamento, nell'Estufagem in cisterne, e poi invecchiati per 18 mesi. Alla fine viene colorato e dolcificato con lo zucchero bruciato.
    Curiosità:Curiosità:
  • Il Madeira era il solo vino che poteva essere esportato verso le colonie inglesi d'America senza transitare per un porto britannico.
  • Napoleone Bonaparte, di passaggio a Madeira durante il suo viaggio verso l'esilio di Sant'Elena, ricevette in dono del Madeira dal governatore inglese dell'arcipelago.
  • Il Madeira venne utilizzato da Thomas Jefferson per brindare
    Madeira special reserve
    alla firma della Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America.
  • Durante il proibizionismo, che comportò un forte calo delle importazioni del Madeira negli Stati Uniti, il vino venne esportato quasi totalmente in Francia, dove veniva utilizzato principalmente per la preparazione della sauce madère (salsa al Madeira).

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