lunedì 30 gennaio 2017

Le droghe e i loro effetti



Papavero da oppio
La droga, il cui uso risulta purtroppo sempre maggiore, soprattutto fra i giovani, è certamente, fra i tanti, uno dei maggiori  pericoli che attentano alla integrità psico-fisica dell’uomo.
Come citato nell’altro articolo
la prima volta la droga è sempre, sempre, sempre, sempre, sempre, sempre buona; ti fa star bene, risponde in modo sincero e immediato a un tuo bisogno, risolve il tuo problema, ti dà quello che gli altri non sono stati capaci di darti. Però tutto quello che le droghe apparentemente danno di buono, se lo prendono con gli interessi dopo un po’ di anni. La droga con il passare del tempo esercita una  azione distruttiva del sistema nervoso,  essa  rappresenta un vero e proprio  drammatico attentato alla vita.
La droga infatti, esercita una azione distruttiva sia sull’organismo e sia sul sistema nervoso. Di quest’ultimo, in particolare, agendo  direttamente sui neuro-trasmettitori, altera la trasmissione degli impulsi nervosi determinando gravissime conseguenze quali: perdita della capacità di reagire agli stimoli, incapacità di valutare e controllare le proprie azioni, sdoppiamento della personalità, alterazioni mentali, distorta percezione dello spazio e del tempo e alterazione di tutte le funzioni fondamentali. Sull’organismo, la  droga è in grado di arrecare danni irreversibili a diversi e molteplici organi ed è, in taluni casi, causa di tumori o patologie similari.
Sotto il profilo medico scientifico, con il termine “droga” o “stupefacente” si indicano tutte   quelle sostanze psicoattive, naturali e artificiali, che hanno un effetto sul sistema nervoso e alterano l’equilibrio psico-fisico dell’organismo.

Esistono moltissime sostanze di questo tipo, alcune sono usate
Foglie di coca
liberamente, senza alcun controllo da parte delle autorità sanitarie o giudiziarie,  come la nicotina, contenuta nel tabacco, l’alcool e la caffeina. Altre sono incluse in speciali tabelle e possono essere usate a scopo curativo sotto stretto controllo medico, come gli psicofarmaci. Quando si parla di consumo di droga, in realtà, ci si riferisce, solitamente, all’abuso, cioè ad un uso voluttuario e non terapeutico  delle sostanze psicoattive. Queste sostanze, come molti altri farmaci, se vengono usate più volte e per un periodo di tempo più o meno lungo, producono tolleranza ed assuefazione. Così, per ottenere lo stesso effetto provato la prima volta occorre assumere dosi sempre più abbondanti. Per questo motivo, si assumono droghe in quantità crescenti e sempre più spesso, fino a superare una soglia oltre la quale non si è più in grado di vivere senza la sostanza: è la dipendenza. Schematicamente, si distinguono due tipi di dipendenza: dipendenza fisica e dipendenza psichica anche se, i sintomi dell’una e dell’altra s’intrecciano in un quadro d’insieme e di penosa malattia.
Per dipendenza fisica s’intende l’incapacità dell’organismo a
Canapa indiana
funzionare senza una sostanza esterna alla quale si è adattato modificandosi. La dipendenza psichica, molto più subdola e insidiosa, che resta anche quando il fisico è stato disintossicato, si manifesta attraverso  il desiderio spasmodico della droga o  la convinzione di non poter andare avanti senza di essa
In base al loro principale effetto, le droghe si possono suddividere in sedative – antidolorifiche – eccitanti o stimolanti - allucinogene.
Nella tabella che segue, si riportano, unitamente alla classificazione, tipologia e all’origine, gli effetti correlati ad alcune ( le più importanti ) tipi di droga:

classificazione

droghe

origine

effetti

sedative – antidepressive

morfina

Naturale: derivata dall’oppio, sostanza liquida ricavata dal papaver somniferum

ricavata  dalla morfina

la morfina viene usata in medicina per curre  forme  gravi  di  dolori      ( infarto cardiaco – forme tumorali). Tra i principali effetti negativi si segnalano:

psichici: appiattimento affettivo; fragilità dell’umore; depressione; grave danno nelle relazioni con gli altri-

fisici: morte per arresto respiratorio (overdose); infezioni varie ( AIDS, epatite, tubercolosi, tetano); trombosi e flebiti

eroina

eccitanti o stimolanti

anfetamine

sintetiche: ottenute in laboratorio come derivati dell’efedrina

è un potente stimolante che da assuefazione, tra i principali effetti si rammentano: gravi danni al sistema nervoso centrale; paranoia; allucinazioni auditive; disturbi della personalità; problemi cardiovascolari; ipertermia e convulsioni

cocaina

naturale: estratta dalle foglie di una pianta tropicale: la coca

sotto il profilo  farmacologico la cocaina agisce da anestetico locale. Tra gli effetti fisici  si distinguono: infarto cardiaco; perforazione del setto nasale; dimagrimento. Tra quelli psichici: elevata eccitazione; inquietudine; paranoia; crisi persecutorie; depressione grave; allucinazioni.

crack o rock

semisintetico: derivato dalla cocaina purificata

gli effetti sono devastanti soprattutto a livello di sistema nervoso centrale. Provoca forte dipendenza

barbiturici

Ottenuti in laboratorio

producono analoghi effetti a quelli sopra descritti

 

allucinogene

 

marijuana

 

naturale: ottenuta dalle foglie o dalle infiorescenze della canapa indiana

 

tra gli effetti fisici si distinguono: tachicardia; ipotensione ortostatica; lesioni bronchiali; rallentamento della motilità intestinale; riduzione della fertilità. Tra quelle psichiche, si segnalan: apatia; sindrome amotivazionale; riduzione delle capacità cognitive; disturbi psichici.

hashish

naturale: ottenuto dalla resina della canapa indiana

eleva l’umore, facilita la comunicazione, modifica le capacità sensitive; paranoia; irrimediabili danni alla memoria; vomito: depressione, ansia

LSD

semisintetica: ottenuto da un fungo che attacca le graminacee

benché non sia ancora del tutto chiaro il preciso meccanismo attraverso cui la LSD altera le capacità percettive, appare orai certo che i suoi principali effetti sono: schizofrenia; depressione; confusione;

ecstasy

 sintetica, ossia prodotta in laboratorio da diverse sostanze chimiche

produce effetti eccitanti e allucinogeni contemporanea-mente. Produce danni irreversibili all’organismo, quali: affaticamento cardiovascolare; aumento della temperatura corporea; distruzione dei terminali nervosi e dei neuroni; insufficienza renale; ecc.


Da quanto sopra riportato, è possibile affermare che l’assunzione di droga, nell’ambito di ciò che taluno pretende essere una scelta, è una potenziale scelta di morte: morte per overdose, per AIDS, per violenza, per suicidio, per incidenti, per malattie. La droga  è, soprattutto, morte della libertà e della dignità della persona.
Agli effetti sopra enunciati vanno sommati quelli di carattere sociale, poiché la droga è anche causa e manifestazione  di :
-         disagio nelle relazioni interpersonali;
-         difficoltà di comunicazione tra genitori e figli;
-         miseria materiale dei produttori, essendo la coltivazione delle piantagioni limitate alle zone economicamente più svantaggiate del pianeta;
-         miseria morale e materiale dei consumatori, molti dei quali sono costretti alla prostituzione ed al crimine per procurarsi la dose quotidiana.
Una certezza, tuttavia, inizia a insinuarsi nel dramma e cioè, che anche la droga, al pari di ogni altra epidemia o malattia, può essere sconfitta e debellata: con il coraggio e la determinazione degli assuntori, la comprensione e la solidarietà dei soggetti liberi, con il prevalere delle ragioni dell’intelligenza e della vita  sulle ragioni del denaro e degli affari, e se tutto ciò può apparire una utopia, allora è bene ricordare che proprio coloro che non sanno più sognare sono poi coloro che, sostituiscono quelli, con la droga.........................................
Nicola Tamburrino

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