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Moscato bianco |
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Moscato giallo |
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Zibibbo |
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Moscato di Scanzo |
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Moscato rosa |
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Moscato di Terracina |
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Moscatello di saracena |
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Moscato d'Aqui |
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Moscatello selvatico |
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Secondo recenti studi di genetica
sulla vite si è ipotizzato che il Moscato
sia il primo vitigno ad essere coltivato al mondo e quindi progenitore di tutte
le uve, il territorio deputato alla coltivazione di questo vitigno, fin dai
tempi antichi, è stato il bacino del Mediterraneo, dove si sono determinati,
nel corso dei secoli, incroci e differenze varietali. Oggi le varietà autoctone
più conosciute in Italia sono: " Moscato
bianco "(il più diffuso su tutto il terriorio nazionale), " Moscato giallo ", " Moscato rosa ", " Moscato
d'Alessandria o Zibibbo " e tante altre che prendono il nome dalla
località di coltivazione e rappresentano la famiglia dei Moscati.
L'introduzione di questo vitigno in Italia, precisamente nelle regioni
meridionali, è dovuto ai Greci durante la colonizzazione della Magna
Grecia e conosciuto dai Romani, grazie a Plinio il Vecchio, Columella e
Varrone, col nome di uve Apianae,
perchè era il frutto preferito dalle api per il profumo e la dolcezza delle
bacche, solo nel medioevo questo vitigno si è diffuso nel Nord Italia e
successivamente in Europa grazie ai traffici dei Veneziani. Il nome
"moscato" compare per la prima volta nel XVII sec. ( precedentemente
era conosciuto col nome di "Moscadella o Moscatello") e deriverebbe,
molto probabilmente, dal nome latino "muscum"(muschio), che è il
caratteristico profumo di questa uva. Il Moscato è un vitigno aromatico che
presenta caratteristiche varietali diverse tra le differenti varietà, quali il
colore, la forma e la dimensione delle foglie, dei grappoli, degli acini, ma
con un comune denominatore che sono l'aroma, un elevato contenuto zuccherino e
una buona acidità che danno l'opportunità di ottenere spumanti, passiti,
oppure vini secchi con una gradazione alcolica che varia dagli 11° ai 22° dei
" liquorosi ". I terreni di coltura, vista la diffusione su tutto il
territorio nazionale, variano dal pianeggiante al collinare, dal sabbioso, al
calcare, al marnoso, al vulcanico, all'argilloso, anche i sistemi di
allevamento variano, secondo la zona di coltivazione, dall'alberello alla
controspalliera. Il vino, nel vitigno a bacca bianca, ha un colore che varia
dal giallo paglierino, al dorato intenso, aromatico, fruttato, floreale,
fragrante con note di limone, fiori d'arancio, pesca, albicocca, salvia,
confettura, miele, aroma muschiato, fine, persistente, caldo, di corpo; nel
vitigno a bacca rossa il vino ha un colore che varia dal rosso rubino chiaro al
rosso rubino più o meno intenso, dal profumo fruttato, floreale, speziato con
note di frutti di bosco, prugna, rosa, salvia, in bocca è aromatico, dolce,
fine, persistente, armonico con leggero retrogusto di mandorla. L'abbinamento
del vino moscato col cibo, secondo la tipologia, è del più variegato, spazia da
primi e secondi piatti a base di pesce, ai salumi, ai formaggi stagionati e
erborinati, alla pasticceria secca, crostate, panettoni, ottimo da dessert,
fine pasto e meditazione, anche la temperatura di servizio varia, secondo la
tipologia del vino, dai 8° ai 14°. Qui di seguito i vari vitigni.
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Moscato bianco |
Vitigno
Moscato Bianco
E' la varietà più diffusa e famosa su tutto il territorio nazionale dalla Valle
d'Aosta alla Sicilia e Sardegna, è un vitigno a bacca bianca conosciuto col
sinonimo di Moscato di Canelli, Moscato d'Asti, Moscato di Trani, Moscato dei
Colli Euganei, Moscatello di Montalcino e tanti altri. Le sue uve rientrano
nelle DOC e IGT di varie regioni , mentre in Piemonte rappresenta anche
la "ASTI DOCG" nelle
tipologie di Asti Spumante, Moscato
d'Asti, Moscato d'Asti vendemmia tardiva, Asti Spumante Metodo Classico
con le relative sottozone.
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Moscato giallo |
Vitigno Moscato Giallo
Non abbiamo notizie certe di questo vitigno a bacca bianca, chiamato
anche Moscato Sirio, questo farebbe supporre la sua origine in Siria, la
coltivazione è concentrata nel Triveneto, cioè Trentino Alto Adige, Friuli e
Veneto, dove rientra nelle varie DOC e IGT. In Veneto rappresenta la "COLLI EUGANEI FIOR d'ARANCIO DOCG"
anche nella tipologia spumante e passito, l'uva spesso viene
utilizzata anche come uva da tavola.
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Zibibbo |
Vitigno
Zibibbo o Moscato d'Alessandria
Questo vitigno a bacca bianca è diffuso in Sicilia e, principalmente, sull'isola
di Pantelleria, conosciuto e coltivato fin dall'epoca dei Fenici che lo
introdussero sull'isola,molto probabilmente, dall'Egitto. Il termine zibibbo è
di chiara origine araba e significa "uva appassita", che veniva
utilizzata anche come uva da tavola, oggi viene in buona parte utilizzata per
la vinificazione di vini dolci dopo l'appassimento delle uve al sole e
rientra nelle varie DOC e IGT regionali, da non dimenticare il "Passito di Pantelleria",
conosciuto in tutto il mondo.
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Moscato di Scanzo |
Vitigno
Moscato di Scanzo
E' una delle zone di produzione più piccola per una denominazione che si
estende nel comune di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo, infatti questo
vitigno a bacca rossa concorre alla "MOSCATO
di SCANZO DOCG". Questo vino ha un colore rosso rubino più o meno
intenso che può tendere al cerasuolo con riflessi granati, al naso è delicato,
persistente, intenso, in bocca è dolce, armonico con un leggero retrogusto di
mandorla, la gradazione alcolica minima è 17°. E' un vino da fine pasto, dolci
al cioccolato, pasticceria secca, ma anche con formaggi stagionati ed
erborinati.
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Moscato rosa |
Vitigno
Moscato Rosa
E' un vitigno molto antico a bacca rossa, che deve il proprio nome all'intenso
aroma di rosa che da' al vino, è diffuso nel Trentino Alto Adige e nel Friuli,
dove concorre alle varie DOC e IGT. Questo è un vitigno con basse produzioni
dovute a fenomeni di acinellatura per il fatto che questa varietà presenta solo
fiori femminili, per cui necessita di avere nello stesso vigneto varietà
diverse per poter essere impollinato. Le uve hanno un elevato contenuto in
geraniolo e vengono utilizzate per produrre vini dolci dal colore rosso rubino
chiaro, l'aroma è gradevole e delicato con evidente profumo di rosa, in bocca è
intenso, fine, persistente, armonico.
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Moscato di Terracina |
Vitigno
Moscato di Terracina
Il Moscato di Terracina è un vitigno a bacca bianca del Lazio, diffuso
esclusivamente nell'agro pontino, in provincia di Latina e presente in alcune
DOC e IGT della regione. Il vino ha un colore giallo paglierino con riflessi
dorati dal profumo molto intenso e tipico del vitigno di provenienza con note
di agrumi, miele, frutta tropicale e a polpa gialla, il sapore è fine,
equilibrato, sapido, fresco con un retrogusto di mandorla, la gradazione
alcolica minima è 11,5°
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Moscatello di saracena |
Vitigno
Moscatello di Saracena
E' un vitigno a bacca bianca esclusivamente del comune di Saracena, in
provincia di Cosenza, nel comprensorio del Pollino, in Calabria e da' un vino
passito da meditazione che ha un
procedimento antico e particolare, che prevede la vinificazione separata di uve
moscatello da uve di malvasia, guarnaccia e odoacra. Il mosto ottenuto da queste
3 uve viene concentrato tramite un procedimento di bollitura per ridurre la
quantità di liquido e contemporaneamente aumentare il grado zuccherino e quindi
il grado alcolico, le uve moscatello, nel frattempo, vengono appassite,
schiacciate manualmente e aggiunte nelle giuste proporzioni al mosto
concentrato e dopo una lunga e lenta fermentazione si ottiene un vino dal
colore giallo ambra, dal profumo intenso con note di fichi secchi, frutta
esotica, miele, mandorla, al palato è elegante, fine, persistente, equilibrato
con retrogusto amarognolo. Si abbina molto bene a formaggi stagionati ed
erborinati, pasticceria secca, la temperatura di servizio consigliata è
12°-14°.
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Moscato d'Aqui |
Vitigno
Moscato Nero di Acqui
Vitigno a bacca nera tipica del Piemonte eslusivamente nel territorio di Acqui
Terme e di Tortona, in provincia di Alessandria. Si hanno scarse notizie di
questo vitigno che produce un vino dal colore rosso rubino scarico, aromatico,
fruttato, floreale con note di agrumi e fiori gialli, poco tannico.
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Moscatello selvatico |
Vitigno Moscatello Selvatico
Vitigno a bacca bianca della Puglia, sulla costa adriatica settentrionale della
provincia di Bari, è utilizzato in assemblaggio per la produzione di vini
spumanti e dolci. Il vino ha un colore giallo paglierino dal caratteristico
aroma del vitigno, è fine, persistente, delicato, dolce, ha una gradazione
alcolica minima di 11°.
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