lunedì 26 marzo 2018

Enografia della Nuova Zelanda

si divide in dieci principali regioni produttrici di vino, ciascuna delle quali caratterizzata da forti diversità di clima e suolo. Le differenze di clima possono essere illustrate dalla variazione della data di raccolta dello Chardonnay: nelle zone vinicole più calde e più umide del nord di Northland, Auckland e Gisborne, questo vitigno viene raccolto alla fine di febbraio o inizio marzo, mentre nel Central Otago, il vigneto più a sud del mondo, lo Chardonnay viene vendemmiato alla fine di aprile; una differenza di 6-7 settimane. La Nuova Zelanda è costituita da due grandi isole che  separano le regioni vinicole: la North Island, comprendente sei regioni di produzione e la South Island che ne comprende quattro.
North Island
Northland
Le prime vigne in Nuova Zelanda furono piantate nel Northland nel 1819. La regione è oggi in piena espansione anche se resta la più piccola del paese. Northland possiede il clima più caldo del paese, che spiega perciò la popolarità del Cabernet Sauvignon, del Merlot e dello Chardonnay, i tre vitigni più piantati nella regione. I vigneti, piantati su suoli argillosi poco profondi e sottosuoli argillo-sabbiosi e vulcanici, sono situati essenzialmente in pianura o su pendenze molto leggere.
 Auckland
I distretti tradizionali di produzione della regione di Auckland sono Henderson, Kumeu e Huapai a nord-ovest della città di Auckland. Per il clima caldo e umido, le varietà più utilizzate sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot e lo Chardonnay ma anche il Sauvignon blanc, il Semillon e altri vitigni bianchi sono piantati anche se in maniera residuale. La regione si estende su 556 ettari su suoli poco profondi, limacciosi e a predominanza argillosa.
Waikato – Bay of Planty
In queste regioni i vigneti sono più piccoli per dimensione media (147 ettari in totale), ma in costante espansione. La produzione di vino è qui principalmente concentrata sullo Chardonnay ma importante è anche la produzione di Cabernet Sauvignon e Sauvignon blanc. I vigneti in queste due regioni godono di un clima abbastanza caldo in rapporto alla media della Nuova Zelanda e possiedono suoli di limo pesante e sottosuoli di argilla.
Gisborne:
Con 2197 ettari di vigneto, Gisborne è il terzo vigneto neozelandese per estensione. Situato
Gisborne
nella zona più orientale del paese, è anche il vigneto più a est del mondo e le vigne ricevono i primi irraggiamenti di sole ogni giorno. Le pianure costiere, protette a ovest da una catena montuosa, ricevono un elevato numero di ore di sole ogni giorno. Il suolo è tendenzialmente limaccioso di origine alluvionale con sottosuolo sabbioso o vulcanico di moderata fertilità. Lo Chardonnay occupa circa la metà dei vigneti tanto che la regione è chiamata “la capitale dello Chardonnay” della Nuova Zelanda. Le superfici sono impiantate principalmente di varietà a bacca bianca lasciando ai vitigni a bacca rossa non più del 10% della superficie coltivata.
Hawkes Bay:
Questa regione viticola conta circa 4945 ettari di vigneto, posizionandosi come seconda più
Hawkes Bay
grande regione vitivinicola del paese e con una tradizione viticola di oltre 100 anni. La topografia varia molto e la grande diversità di tipologie di suolo produce una gamma considerevole di differenti stili di vino. Lo Chardonnay è il vitigno più impiantato, ma il forte irraggiamento permette la coltivazione di vitigni caratterizzati da maturazioni tardive quali il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet France la Syrah, insieme a vitigni a maturazione più precoce come il Pinot Noir.
Wairarapa:
Wairarapa è la sola zona vitivinicola della regione di Wellington, all’interno della quale si
Wairarapa
trova la più conosciuta e storica area di  Martinborough. Il Pinot Noir è il vitigno più piantato e certamente più celebre  della regione; notorietà derivante dall’essere una regione di produzione estremamente dinamica ed orientata alla qualità. Ufficialmente è la sesta regione per estensione di vigneti (882 ettari) ma, pur limitata in termini di produzione annua, apporta comunque un grande contributo per qualità alla reputazione dei vini neozelandesi.
South Island 
Nelson:
E’ l’ottava regione vitivinicola neozelandese per estensione ma qui si producono vini di
Nelson
estrema eleganza. I vigneti coprono una superficie di 861 ettari ed è l’unico vigneto dell’isola ad essere situato sulla costa ovest. Protetto dalle forti precipitazioni dalle montagne, questa regione beneficia di un clima rigido ma pur sempre temperato dalla vicinanza del mare. I produttori di Nelson sono specializzati nei vitigni che ben si adattano a temperature fresche: Chardonnay, Sauvignin blanc, Riesling, Pinot Noir rappresentano oltre l’80% della superficie viticola della regione.
Marlborough:
Marlborough è la più importante regione vitivinicola della Nuova Zelanda, con 16787 ettari piantati a vite equivalenti al 52% del vigneto complessivo di tutto il Paese. Situata a nord-est
Marlborough
della South Island, questa regione produce il 67% di tutta l’uva prdotta nel Paese. La maggior parte del vigneto è piantato lungo la costa di Wairau; da qualche anno la coltivazione della vigna si è anche estesa verso il sud est ove il clima è decisamente più freddo.  Il suolo è spesso povero di elementi e con una bassa fertilità, componenti che apportano ai vini prodotti qui degli aromi molto interessanti. I suoli più irrigati e un po’ più fertili sono invece adatti alla produzione di vini più erbacei. Marlborough è una delle regioni più irradiate dal sole e secche di tutta la Nuova Zelanda; è caratterizzata da giornate calde e notti piuttosto fredde e un autunno lungo e secco che permette all’uva di maturare molto lentamente sviluppando molti aromi. La forte escursione termica tra giorno e notte è inoltre un fattore chiave per la produzione di vini con un carattere unico ed inimitabile: il Pinot Noir, in condizioni climatiche di questo tipo, sviluppa una forte concentrazione di antociani che rendono i vini derivati di un colore rosso intenso. Quando si è iniziato a produrre vino nella regione di Marlborough nel 1973, era difficile prevedere il successo che avrebbe poi avuto questa regione e che i suoi prodotti potessero diventare venti anni dopo i più prestigiosi di tutto il paese. La regione è conosciuta nel mondo intero per i suoi Sauvignon blanc dal carattere unico: si presentano in genere con un’esplosione di sentori di frutta tropicale con un attacco affilato dovuto all’acidità, il tutto con un grande equilibrio tra freschezza e corpo del vino. Lo Chardonnay è in Nuova Zelanda generalmente più secco e leggero che in altri paesi del mondo  sviluppando aromi di melone e agrumi mentre i Riesling di questa regione possono essere veramente sorprendenti ma sono molto difficili da trovare fuori dal paese per le basse quantità prodotte. Nella regione si producono inoltre dei vini effervescenti con metodo tradizionale che sono molto apprezzati.
Canterbury – Waipara:
Canterbury, che conta 1760 ettari vitati, è costituita da due aree principali di produzione del
Canterbury
vino: la pianura intorno alla città di Christchurch, dove l’uva è coltivata dal 1970, e la più recente area della valle di Waipara. Lo Chardonnay e il Pinot Noir sono i vitigni più coltivati e rappresentano insieme oltre il 60% della superficie viticola della regione; il Riesling è la terza uva più presente seguita dal Sauvignon blanc.
 Central Otago:
Central Otago
Central Otago è la regione viticola situata più a sud nel mondo e all’altitudine maggiore di tutta la Nuova Zelanda. E’ inoltre la sola regione vitivinicola neozelandese ad avere un clima continentale con notevoli escursioni termiche giornaliere e stagionali che favoriscono lo sviluppo di profumi intensi, colore profondo e grande struttura ai vini.  Centra Otago è una regione vitivinicola giovane a forte espansione e registra oggi il settimo vigneto per estensione (1561 ha) di tutto il paese. Il Pinot Noir è decisamente il vitigno dominante, seguito da una buona presenza dello Chardonnay e poi Sauvignon blanc e Riesling a seguire.

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